Intus legere
dentro, se non
dolore, rabbia,
di quella buona,
da sfogare
quando vorresti
cazzottare
il primo nel
quale inciampi
poi ricordi
quello che sei,
mastichi il bolo
amaro
scaglie vetrose
che sputi
con fibre dure
fintanto
che le nubi
sciamano
e tutto passa,
così dico
scemo che sono,
ormai
l’occasione è
trascorsa.
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