Mattino d'assurdo sfatto come mondo che sbianca sogni sognati
sarebbe folle non scrivere nulla con mano ferma quando pronta
è l'ardesia sconnessa da giornate di triste abbandono. Pulsa
cuore pensante in questo declinare stanco di forzosi aggettivi
svuotati di senso e di semantiche sensate. Vanno le nuvole alte.
Vanno oltre laddove esuli passi vorrebbero battere la sabbia
umida d'un passato che scivola su orme sbavate dalla notte.
Ecco, allora, che passano le anime.
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RispondiEliminaCiao Massimo, questo tuo Scripta volant, manent in ogni cuore pensante!
RispondiEliminaBuon fine settimana!
P.S. non capisco perché alcune volte il mio commento appare doppio, ne cancello uno e si cancellano entrambi, misteri di internet
Mi hai ricordato Marguerite Duras.
RispondiEliminaPierrot
RispondiEliminaMi ha emozionato soprattutto il finale: "Ecco, allora, che passano le anime." Un verso misterioso. Un caro saluto.
Il tuo pessimismo trova sempre immagini che forse é riduttivo definire icastiche.
RispondiEliminaStupenda poesia
RispondiElimina".....Ecco, allora, che passano le anime...."
da riflettere intensamente
ciao Massimo
emozionante...
RispondiEliminamolto bella
RispondiEliminaCiao Massimo:)
RispondiEliminaLara
Ottimo il titolo, normalmente si parla sempre di ".... manent". Molto bello tutto il testo. Buona serata.
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