Dialogo tra un professore e la sua
dirigente
Professore:
Buongiorno!
Dirigente:
Buongiorno!
Professore:
Sono due mesi che lavoro e non ho ancora percepito uno stipendio!
Dirigente:
Le hanno spiegato in segreteria che è a causa di un disguido?
Professore:
In segretaria? La dirigente amministrativa mi ha detto che la mia non è una
situazione a rischio di vita o di morte e che per una settimana l’accesso agli
uffici di segreteria è praticamente vietato.
Dirigente:
E’ vero, abbiamo dei problemi, comunque…Con il nuovo sistema SIDI i contratti
vengono gestiti direttamente dal Ministero e i tempi si sono allungati. Non
dipende più tutto dall’ufficio territoriale per il Tesoro. Poi c’è stato il dilemma
del suo secondo nome…
Professore:
E’ da quando sono nato che ho due nomi! I documenti che ho depositato in
segreteria sono corretti così come il tesserino sanitario con il codice
fiscale. Inoltre, sono quindici anni che lavoro in questa scuola e i pagamenti
sono sempre stati regolari oltre che continuativi tra un contratto e l’altro.
Dirigente:
Certo, ma con i controlli che compiono incrociando i dati anche solo una minima
incoerenza è sufficiente per bloccare l’erogazione degli emolumenti…Insomma:
non si preoccupi!
Professore:
Non mi devo preoccupare?
Dirigente:
Vedrà che percepirà il prima possibile quanto le spetta. Non perderà un
centesimo.
Professore:
D’accordo, ma con quale spirito un insegnante affronta il suo impegno
quotidiano con gli alunni se sa che sta lavorando gratis et amore dei?
Dirigente
(sorridendo sardonicamente): Si faccia qualche giorno di malattia, se la cosa
le procura fastidio!
Professore
(la incenerisce con lo sguardo): Guardi signora che non sono stato educato a
inscenare simili puzzonate! Nella mia famiglia è sempre passata l’informazione
che con il lavoro non si scherza, che abbiamo una dignità e un decoro da difendere. Se in qualche remota regione di questa nazione schifosa ci sono
dipendenti statali e non che sparano certificati medici compiacenti, io non
sarò mai nel loro numero.
Dirigente
(accortasi della terribile gaffe): Scherzavo! L’ho detto così per dire…Vedrà
che presto le saranno pagati gli stipendi arretrati, mi occuperò personalmente
di sollecitare ogni azione possibile.
Professore:
Si è resa conto di cosa mi ha suggerito?
Dirigente:
Era solo una battuta per stemperare la situazione.
Professore:
Una battuta infelice! Lo ammetta. Meno male che con il prossimo anno scolastico
sarete dotati di pieni poteri. Comincio a temere per l’incolumità di tanti
insegnanti onesti che ancora vivono la sfida di starsene in classe piuttosto
che inseguire la chimera di meritocrazie mafiose. Arrivederci!