Il nulla,
il nulla si distende
la neve nel profondo,
ghiaccio l'essere
aggrappato,
poi
il silenzio srotola
bianco
l'inatteso
io sento il sonno
vecchio
secoli di storia
le spalle curve
la volta
le stelle
il blu
che consuma
occhi
vista,
attesa
che riavventa:
cosa? Chi?
Notte nuda
di freddo
denti
che stridono
e qual masso…
Noi
non sappiamo
più stare!
MI PIACE MOLTO
RispondiEliminabuona giornata
Massimo
ciao
Le ultime due poesie segnano una svolta netta sul piano metrico-stilistico: c'è una delicatezza, una 'levitas' nuova, complimenti! Non è da tutti sapersi rinnovare così... Buon Avvento, e buon Natale! Gabriella
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