Deserto,
spoglio risuona
l’accenno.
Notte,
vulva profonda,
materno l’abbraccio.
Cielo,
antico latte,
sperma
salso,
florido il ventre
disteso.
Lo spirito,
senza tempo
l’atto.
Solitudine
d’abbracci,
carne.
Terra,
figli tratti
da pietre.
Stirpe
eletta,
maledetta
dal mondo.
Massacro
quotidiano.
Collo
alla scure,
macabro
ballo,
rituale d’amore,
solo voce:
e la Parola?
Nel principio
della fine.
Una poesia veramente bella e sorprendente.
RispondiEliminaTi auguro buon Natale e buon 2013,ciao Massimo.
Grazie!
EliminaAuguri di Buon Natale e Buon 2013 anche da parte mia.
buon Natale Massimo
Eliminaciao
Una vera, ancorché, sintetica "Comoedia" umana!
RispondiEliminaBuone Feste a voi tutti, Massimo!
Passo per farti i miei piu cari e sentiti auguri di buone feste!
RispondiEliminaCiao Massimo, una poesia un po' diversa da quelle di Natale ed è per questo che mi è piaciuta molto. Scusa se arrivo in ritardo, ma tra festeggiamenti per il mio compleanno e per il Natale, ho perso un po' la bussola che punta verso i miei amici. Auguro, a te e famioglia, un sereno 2013.
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