sabato 22 dicembre 2012

Deserto


Deserto,
spoglio risuona
l’accenno.

Notte,
vulva profonda,
materno l’abbraccio.

Cielo,
antico latte,
sperma

salso,
florido il ventre
disteso.

Lo spirito,
senza tempo
l’atto.

Solitudine
d’abbracci,
carne.

Terra,
figli tratti
da pietre.

Stirpe
eletta,
maledetta

dal mondo.
Massacro
quotidiano.

Collo
alla scure,
macabro

ballo,
rituale d’amore,
solo voce:

e la Parola?
Nel principio
della fine.

6 commenti:

  1. Una poesia veramente bella e sorprendente.
    Ti auguro buon Natale e buon 2013,ciao Massimo.

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  2. Una vera, ancorché, sintetica "Comoedia" umana!
    Buone Feste a voi tutti, Massimo!

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  3. Passo per farti i miei piu cari e sentiti auguri di buone feste!

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  4. Ciao Massimo, una poesia un po' diversa da quelle di Natale ed è per questo che mi è piaciuta molto. Scusa se arrivo in ritardo, ma tra festeggiamenti per il mio compleanno e per il Natale, ho perso un po' la bussola che punta verso i miei amici. Auguro, a te e famioglia, un sereno 2013.

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