l'infinito essere
il mondo attraverso le parole
lunedì 3 luglio 2023
Vangelo e interiorità 5 - Sentire
sabato 24 giugno 2023
Vangelo e interiorità 4 - Vedere
Quarta tappa del percorso di ricerca 'Vangelo e interiorità'. Mi sono volutamente soffermato sul verbo vedere come punto di partenza per osservarsi e osservare.
venerdì 23 giugno 2023
Sì, è assai complicato
Sì,
è assai complicato
Lasciar
scorrere, è scacco
Alla
ragione, non buon tema,
È
scommettere come questa
Poesia
che addensa 5
Nel
pomeriggio afoso
Mentre
disciolgono le attese
D’uno
sperato temporale
Nella
prossima sera.
giovedì 22 giugno 2023
Vagabondi del desiderio
martedì 20 giugno 2023
Anima e smarrimento 1
‘Il mio scopo era quello di presentare la psicologia spirituale come l'elemento che poteva riconciliare, nel nostro tempo e nei nostri luoghi l'opposizione tra Grazia e sforzo personale. Al di là della passività del teismo da una parte, e dell'automanipolazione psicologista dall'altra, esiste l'atto del ricercare. La ricerca, nel vero senso è la proprietà di una parte della mente, del sé, che né la moderna psicologia né la religione istituzionale riconoscono.'
Jacob Needleman, L'anima smarrita, Cens 1988
La citazione di cui sopra l'ho estrapolata da un volume che ritengo fondamentale per la mia biografia spirituale. Il libro ha una sua storia, come oggetto caduto in mio possesso, e venne acquistato mosso dalla dinamica del contagio interiore oltre che stimolato dalla curiosità. Lo vidi nella libreria di una caro amico e compagno di ricerca. Venni sollecitato dal titolo. Lo comperai e lo lessi. Oggi, dopo oltre trent'anni, sono tornato a leggerlo scoprendo intrecci fondamentali per il lavoro su di sé (espressione tecnica che ritrovo anche nell’ebraismo). Il testo venne tradotto e curato dal Centro di Studi Ecumenici Giovanni XXIII fondato e diretto da David Maria Turoldo. Lo stesso centro, e casa editrice, hanno pubblicato titoli di Giovanni Vannucci. Padre Vannucci, che sto scoprendo e amando, mi aiuta a camminare lungo i sentieri del lavoro su di sé/ricerca interiore/spirituale e del dialogo interreligioso, poi l'epistolario con Maria di Campello...ma vedremo, dove lo Spirito mi vorrà condurre.
lunedì 19 giugno 2023
Memoria Passionis: alcune brevi reazioni
Il Vangelo è fuoco. Infiamma e brucia senza consumare. Quando sale dal profondo scuote le membra ridestandole dal torpore dell’abitudine, È il tormento che vale la pena vivere. Il grigiore della quotidianità e le comodità dell’abitudine rimangono erose dalla forza di parole che scrivono nella carne la Verità della conversione. Mi domando perché ci ostiniamo nella pretesa di addomesticare il messaggio rivoluzionario di Gesù di Nazaret? Perché facciamo così fatica a riconoscerlo come il Cristo di Dio?
Il
Vangelo brucia. Il Vangelo espone al pericolo, ma meglio correre questo rischio
piuttosto che rinnegare e tradire la Parola scadendo nel disimpegno solo per
piacere del politicamente corretto e del ‘si è sempre fatto così’. Come il
fuoco brucerà il ceppo, non lo posso prevedere.
‘Nel corso di questo metter da parte il
Cristo pericoloso sorge un cristianesimo – e non lo dico come denuncia, ma con
un velo di dolore e perplessità – sorge un cristianesimo simile ad una
religione borghese della patria (Heimatreligion), libera dal pericolo, ma anche
dalla consolazione. Perché un cristianesimo innocuo e non minaccioso non
consola’ Johann Baptist Metz, Memoria
Passionis, pag 136.
Il problema è che il principio di questo
mettere da parte comincia sempre dentro la chiesa stessa quando cessa di essere
Chiesa di Cristo, dunque il suo Corpo. Una chiesa da televisione, da facciata,
nazional popolare, da strapaese, sempre pronta al compromesso pur di garantirsi
un potere, distratta dalla sete di redenzione, attenta alle povertà per convenienza
partitocratica, non annuncia più il fuoco del Vangelo. Solo un forte esercizio
della consapevolezza e una seria ricerca nella spiritualità può aiutare a
vivere le fiamme ardenti della predicazione e diffondere nell’etere ammorbato
della contemporaneità il sano contagio della Parola. Facciamo memoria della
Passione non con sentimentalismi nostalgici o retoriche esumazioni
tradizionaliste, ma lasciandoci possedere dal Signore della Vita, Colui che
rende nuove tutte le cose.
domenica 18 giugno 2023
Evangeliario minimo 1
Quanto è stanca la folla
che m’assedia,
quella che mi porto
dentro?
Quanti falsi pastori, ladri
e briganti
Urlano come imbonitori
Di mercanzie scadute e stantie?
Le creature sono sane,
canta la Sapienza,
E allora da dove i malanni
che tormentano?
Riconoscermi operaio
nella messe,
Lavoratore nel campo dell’uomo,
Non è un meccanismo che
scatta,
Ma affare di battesimo e
vocazione,
Questione d’umiltà che
per gustarla
Devo prima guarire per
mano
Del Medico di anime e
corpi.