Deserto,
spoglio risuona
l’accenno.
Notte,
vulva profonda,
materno l’abbraccio.
Cielo,
antico latte,
sperma
salso,
florido il ventre
disteso.
Lo spirito,
senza tempo
l’atto.
Solitudine
d’abbracci,
carne.
Terra,
figli tratti
da pietre.
Stirpe
eletta,
maledetta
dal mondo.
Massacro
quotidiano.
Collo
alla scure,
macabro
ballo,
rituale d’amore,
solo voce:
e la Parola?
Nel principio
della fine.