domenica 25 novembre 2012

Sulle ultime parole di Ludwig Wittgenstein

Dite a tutti che ho avuto una vita meravigliosa!

Ludwig Wittgenstein immagine dal web)
Quando una vita la posso considerare meravigliosa? Quando cedo al thauma e mi lascio condurre. 
Quando m'immergo nella meraviglia, ovvero: lo stupore, lo sconcerto di fronte alle cose, all'universo mondo, poi  l’orrore per l’ingiustizia. Tutto quanto possiamo cogliere con un solo respiro, anche quanto ci investe opponendosi al nostro faticoso pensare e divenire.

3 commenti:

  1. La vita è sempre una meraviglia, nel senso di continuo stupore, nel bene e nel male.
    Diventa triste quando non ci si stupisce più.
    Personalmente nell'incontro con l'altro (qualsiasi altro) trovo la meraviglia del mondo.
    Chi invece cede alla sopraffazione dell'altro, non lo vede nemmeno, e così facendo finisce per perdere anche se stesso (se è vero che noi scopriamo noi stessi anche specchiandoci nell'altro).

    Buona domenica. :-)

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  2. Mi soffermerei sul fatto che quelle sono state le ultime parole di Wittgenstein: è davvero da filosofo morire così, senza recriminazioni né rimpianti, esprimendo un inesausto amore per la vita ma accettandone la fine...

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  3. Sembra quasi la descrizione della mia vita e, malgrado tutto la rivivrei. Ti assicuro che non sono un filosofo, ma qualcuno che prende la vita come viene senza tanto rompermi il cervello. La sola cosa che mi spaventa è una malattia incurabile ed è lì che sentirei il bisogno dell'altro. C'è però mia moglie che ci penserà al momento opportuno.
    Buona domenica.

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