Perdere tempo. Cazzeggiare col pc. Ciabattare in
pigiama per la casa senza avere in testa null’altro che un fastidioso tedio
come strascico notturno. Fare domani quello che potrei fare oggi. Mi capita
sempre più spesso. Non so se sarà colpa degli anni che passano, ma una
stanchezza non buona mi costringe in uno stato di pigrizia insolito.
Non posso dire di fare nulla di nulla. No. Ma quello
che faccio, lo faccio male. Così mi sembra.
Annoto qualche pensiero. Sbuccio versi insipidi
sentendo dentro il vuoto del poeta che ha smarrito la sua ispirazione. Leggo
tutto quello che mi capita a tiro, disordinato come un cuoco quando mangia
(come sostengono i savànt del cibo).
Poi ci si mette l’uggia della Settimana Santa con le
vacanze dalla scuola, i figli a casa, la voglia di partire per passare qualche
giorno in montagna e…Imparare che non sono mai riuscito a fare niente senza
cadere nella noia dell’insoddisfazione.
Capire come la meccanicità del quotidiano mi mette in crisi d’astinenza
rispetto alla routine dell’esistenza. Rimangono le sganasciate imposte dagli
sbadigli, quelli che segnano la caduta nella topica dello spleen. Sarà
questo il male di vivere? Senza troppe cerimonie, lo ridico: vivere fa male, è
per stomaci forti, per intestini abituati a digerire i rugginosi chiodi della
realtà.
Non si può vivere senza mai cercare di esserci almeno
una volta! So che potrebbe venire letta come una sparata, questa frase, ma
sfiora la verità, quella dimensione dove le giustificazioni, anche quando buone
e legittime, non contano più nulla. Quanto è vero è vero in barba al fatto che
mi possa piacere o fare comodo più o meno.
anche io ultimamente leggo qualsiasi cosa, credo che però in certo senso possa far bene
RispondiEliminaSempre un altro boccone, un boccone al veleno, ammazzavita
RispondiEliminaTi respiri lo sveglio e te ne accorgi, che sei incollato
Prigioniero d'un dove che sta solo, con la chiave
Dura una vita intera, il quanto cerchi il buco della toppa
Un saluto
Piove spleen.
RispondiEliminaChe ne pensi Massimo, sarà anche un po' colpa della cosiddetta società civile?
RispondiEliminaSerena Pasqua a te e famiglia!
Non se se ti può essere di consolazione, ma ci sono passato in cose simili. Oggi, che sono molto più vecchio, non trovo più il tempo per... annoiarmi!
RispondiEliminaBuon volgere al fine di Pasqua, laica e di pace! :)
Tutti noi, penso, siamo passati in stati d'animo simili ai tuoi. Sono 30 giorni che provo un senso di noia, ma almeno so da cosa dipende. Il tempo marcio di questi giorni non mi consentiva di uscire in bicicletta e, per un problema, non potevo neanche andare in piscina. Quando sono così inattivo divento nervoso e mi sento inutile, anche se approfitto per leggere buoni libri. Sabato scorso, quindi, mi sono messo a costruire un piccolo mobile da mettere in cucina ed alla sera, a lavoro compiuto, mi sentivo meglio. Ancora domani di pioggia e poi, finalmente, qualche bella giornata di primavera. Un cordialissimo saluto.
RispondiEliminaIn queste ultime settimane anch'io mi sento molto apatico e sembra tutto un ripetersi.
RispondiEliminaSaluti a presto.