La stupidità umana è un male fortemente contagioso. E’ un pericolo che tende a non risparmiare nessuno, per questo è paragonabile alla morte che balla con tutti come si legge nelle antiche rappresentazioni della Danza Macabra.
Quando si
cade vittima di questa autentica patologia è quasi impossibile rendersene conto
perché spesso è asintomatica.
Malati di
stupidità siamo in grado di fare del male a noi stessi e al prossimo con una
facilità disarmante oltre che procurare disastri d’ogni genere.
La cura?
Una dura
opera di discernimento spirituale per scoprire quali sono i miei bisogni. Un
lungo lavoro interiore per giungere alla condizione di veglia. La faticosa
ricerca di attenzione e consapevolezza per combattere aspramente contro l’approssimazione
e la superficialità.
Quella della
stupidità e la condizione perenne dell’essere umano. Se i protoplasti avessero
dato ascolto, se Caino avesse fatto altrettanto nella notte del suo delirio
omicida, se, se, se…
Quanto
realmente pesa è hic et nunc, che comprenda che le cose sono come sono affinché
lo shock di una passeggera presa d’atto mi possa fornire lo stimolo per
lasciarmi mettere in crisi e cominciare a non dare più nulla per scontato.
profonde riflessioni Massimo, le condivido pienamente!!!
RispondiEliminaBentornato
Grazie. Contento di essere tornato. Buon anno.
EliminaQuello che dici rappresenta l'essenza del mio lavoro quotidiano coi pazienti. Non la definirei però stupidità ma perdita di contatto con la propria autenticità, inconsapevolezza di sé. Ci sono sempre delle motivazioni vere a monte. Serve tanto coraggio per guardarsi dentro e cercare le proprie verità.
RispondiEliminaGrazie per le osservazioni. Perdere il contatto...sono d'accordo con te. Ho usato stupidità come provocazione.
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