mercoledì 10 settembre 2014

Metacritica della quotidianità

Ridondanza. Il problema è quando non ci sei. Non è questione da poco. Non esserci corrisponde ad una condizione di totale appiattimento al punto che gli altri parlano e tu anche se ne sei sensorialmente convinto, senti ma non ascolti e intervenendo nel discorso, parli senza cognizione di causa. In Oriente definirebbero questo come la totale mancanza di consapevolezza. Per noi occidentali la questione è ancora più complessa, dato che manchiamo di umiltà spirituale, intellettuale e psichica. Quando accade questo si crea un effetto ridondanza insostenibile per chi s’accorge che la confusione sta catturando tutto e tutti. Senza essere cinici, è la condizione perenne dell’essere umano, quella dettata dalla colpa antecedente (dato che parlare di peccato d’origine risulta demodèe). Così accade che il rumore aumenta rendendo impossibile ogni forma di comunicazione.
        


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