mercoledì 29 giugno 2016

Il senso del Tutto

Il senso del Tutto. I saggi lo hanno inseguito e ancora lo inseguono. Io vorrei superarlo, il Tutto, sfuggirgli, ma io sono questo, mi sento ripetere nel silenzio.
         Che cosa si muove in me? Che cosa cambia al punto che il Tutto mi scorre dentro e io scorro nel Tutto con quella che è la possibilità della mente sostenuta dalla forza della ragione?

         Al mio ego non piace sentirsi parte del Tutto. Ma esserne abbracciato non è questione di piacere o dispiacere, non comincia chiedendo permesso. Il Tutto irrompe nell’attimo della comprensione quando l’orizzonte si dissolve improvvisamente nella luce della comprensione e il respiro del Tutto pervade ogni ente.

domenica 26 giugno 2016

Sogno e delirio

Mi tengo a galla in questo giorno di caldo. I fantasmi della notte tentano la luce senza situazione del pomeriggio. La voglia è di essere altrove per evitare la sete di presente che la pesantezza inaridisce come una fonte dispersa nell'arsura. E' in questi momenti di delirio che sale dal profondo il canto dell'odio verso l'estate.
So bene quanto la moltitudine ami il caldo asfissiante. Conosco a fondo la mania del sole sulla pelle, dell'esposizione esibitoria di corpi e carni d'ogni genere, tipo, forma ed età. Vivo difeso ancora da un certo pudore per cedere allo sfoggio della mia fisicità che tende alla pinguedine. Sarà colpa del mio snobismo intellettuale, ma amo il vuoto delle spirito, l'unica dimensione dove il torrido non riesce a penetrare lasciando intatta la frescura evocata dal niente.

lunedì 20 giugno 2016

Metacritica della quotidianità

MDQ

Cosa c’è di meraviglioso in questo mondo?
         In questo mondo c’è di meraviglioso il fatto che non ci sia più nulla di cui meravigliarsi.

         Nel mondo, al contrario, la meraviglia è la scoperta che permette di andare avanti.

Qualche verso sparso (dopo tempo)

Un giugno di pioggia
su rose disfatte
è il mondo che passa,
dico senza troppo crederci,
una legge schifosa
che nemmeno permane,
concludo scarabocchiando
queste parole.

Sembra che tutto debba mutare
anche se il vuoto del ripetere
schiaccia ogni pensiero,
ma si sa, quello che conta
è il coraggio di dire basta
col sudiciume indifferenziato
dell’ipocrisia: meglio un respiro
profondo per prendere fiato.