domenica 26 giugno 2016

Sogno e delirio

Mi tengo a galla in questo giorno di caldo. I fantasmi della notte tentano la luce senza situazione del pomeriggio. La voglia è di essere altrove per evitare la sete di presente che la pesantezza inaridisce come una fonte dispersa nell'arsura. E' in questi momenti di delirio che sale dal profondo il canto dell'odio verso l'estate.
So bene quanto la moltitudine ami il caldo asfissiante. Conosco a fondo la mania del sole sulla pelle, dell'esposizione esibitoria di corpi e carni d'ogni genere, tipo, forma ed età. Vivo difeso ancora da un certo pudore per cedere allo sfoggio della mia fisicità che tende alla pinguedine. Sarà colpa del mio snobismo intellettuale, ma amo il vuoto delle spirito, l'unica dimensione dove il torrido non riesce a penetrare lasciando intatta la frescura evocata dal niente.

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