martedì 26 gennaio 2016

...mi scuote...

mi scuote
- e te ne parlo -
del nulla del sapere,
del gusto d’esserci
come occhi che specchiano
il tempo,
mani che s’intrecciano,
forse è così
l’eterna affermazione
di Dio dal niente

domenica 24 gennaio 2016

Notte



Poi si parla del tempo,
dell’acqua che scroscia
sul vuoto,
del suo suono
e della notte
come di mani che si sfiorano

Mi sveglio,
gli occhi nel buio,
nelle narici l’acre umore
del corpo:
mai ho pensato alla morte
come opportunità estrema.

sabato 23 gennaio 2016

L'uomo nell'Olocene (ciò che veramente accade)

Dialogo tra un professore e la sua dirigente

Professore: Buongiorno!
Dirigente: Buongiorno!
Professore: Sono due mesi che lavoro e non ho ancora percepito uno stipendio!
Dirigente: Le hanno spiegato in segreteria che è a causa di un disguido?
Professore: In segretaria? La dirigente amministrativa mi ha detto che la mia non è una situazione a rischio di vita o di morte e che per una settimana l’accesso agli uffici di segreteria è praticamente vietato.
Dirigente: E’ vero, abbiamo dei problemi, comunque…Con il nuovo sistema SIDI i contratti vengono gestiti direttamente dal Ministero e i tempi si sono allungati. Non dipende più tutto dall’ufficio territoriale per il Tesoro. Poi c’è stato il dilemma del suo secondo nome…
Professore: E’ da quando sono nato che ho due nomi! I documenti che ho depositato in segreteria sono corretti così come il tesserino sanitario con il codice fiscale. Inoltre, sono quindici anni che lavoro in questa scuola e i pagamenti sono sempre stati regolari oltre che continuativi tra un contratto e l’altro.
Dirigente: Certo, ma con i controlli che compiono incrociando i dati anche solo una minima incoerenza è sufficiente per bloccare l’erogazione degli emolumenti…Insomma: non si preoccupi!
Professore: Non mi devo preoccupare?
Dirigente: Vedrà che percepirà il prima possibile quanto le spetta. Non perderà un centesimo.
Professore: D’accordo, ma con quale spirito un insegnante affronta il suo impegno quotidiano con gli alunni se sa che sta lavorando gratis et amore dei?
Dirigente (sorridendo sardonicamente): Si faccia qualche giorno di malattia, se la cosa le procura fastidio!
Professore (la incenerisce con lo sguardo): Guardi signora che non sono stato educato a inscenare simili puzzonate! Nella mia famiglia è sempre passata l’informazione che con il lavoro non si scherza, che abbiamo una dignità e un decoro da difendere. Se in qualche remota regione di questa nazione schifosa ci sono dipendenti statali e non che sparano certificati medici compiacenti, io non sarò mai nel loro numero.
Dirigente (accortasi della terribile gaffe): Scherzavo! L’ho detto così per dire…Vedrà che presto le saranno pagati gli stipendi arretrati, mi occuperò personalmente di sollecitare ogni azione possibile.
Professore: Si è resa conto di cosa mi ha suggerito?
Dirigente: Era solo una battuta per stemperare la situazione.

Professore: Una battuta infelice! Lo ammetta. Meno male che con il prossimo anno scolastico sarete dotati di pieni poteri. Comincio a temere per l’incolumità di tanti insegnanti onesti che ancora vivono la sfida di starsene in classe piuttosto che inseguire la chimera di meritocrazie mafiose. Arrivederci!

giovedì 21 gennaio 2016

Per qualche tempo ho cercato di usare FB. Questo è accaduto dopo che un importante numero di 'amici' è sciamato da Blogger sul social più frequentato del mondo (almeno così sembra). Oggi cerco di fare ritorno. Preferisco la lentezza della scrittura e lo spazio per il pensiero alla disarmante velocità del postare compulsivo.
C'è un tempo per ogni cosa.