giovedì 24 maggio 2012

Essere come appesi


Essere come appesi all’impossibile
già il titano con urli s’alza tetro
come JHWH che cavalca le nubi
e con mano possente sbaraglia
dei filistei le torme innumerevoli.
La poesia cos’è?
                            Il boato sordo
del silenzio che si distende piatto
e ronza tutte le parole dette
sotto truffate stelle: quale segreto
ancora velano ai poeti d’oggi?
Nero d’asfalto, lamiere e carcasse
e questa terra desolata e stanca.

7 commenti:

  1. Ciao Masimo, ottimo come al solito. La pubblicazione delle tue poesie è puramente meritata e ne devi essere orgoglioso. Te l'ho sempre detto che se le riunisci in un libro sarò uno dei primi a comperarlo. Un caro saluto.

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  2. I poeti hanno sempre ottimi spunti; complimenti per i tuoi versi.

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  3. Credo che i poeti siano indispensabili per noi poveri mortali...

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  4. i poeti danno voce a quello che non sappiamo esprimere ma che sentiamo nel più profondo. grazie massimo!

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  5. Complimenti per il ritmo (epico)e per la risposta che dai alla domanda che tutti ci riguarda: "La poesia cos'è?"... quello che ci fa vivere!

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  6. Versi che si attagliano al dramma odierno del sisma!

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