Silvius
Giarda da anni lavorava sul progetto relativo alla costruzione di una macchina
in grado di pesare l’anima delle persone, anche se molti, convinti della sua
follia, erano certi che non esistesse nulla di pesabile, negli esseri umani del
loro tempo.
-
Sei un matto! - Gli disse Marcus,
l’amico di sempre, mentre sorbivano un aperitivo al Caffè degli Alchimisti (gli
ultimi? Gli estinti?).
- Dunque hai studiato il mio
progetto e letto la relazione?
- Fatto entrambe le cose, sì! Ma
rimani un pazzo. La macchina per pesare l’anima, la pesatrice psichica.
- Psicopesa! E non si
tratta affatto di uno scherzo.
- Già, come quello di parlare di
anima oggi! Ma fammi il piacere. E quale utilità ne potrebbe trarre l’umanità?
- Indispensabile! Chiunque potrà
verificare, in ogni momento, il suo livello di evoluzione interiore.
- Ancora pensi a questo
antiquariato?
- Quanto sei gretto ed ignorante!
- Ti farai ridere dietro!
- Se e per questo…
- Questo cosa? Un insigne
cattedratico della tua fama che si perde appresso una quisquilia da sacrestia.
Roba da preti.
- Da confessionale.
- Cosa? Ecco che ci risiamo!
- Sei un volgarissimo
miscredente!
- Sono un uomo di scienza, io e…
- E ti perdi dietro ricerche
alchemiche e roba varia…
- Sono occupazioni serie, le mie!
Se ti riferisci alla panzana della pietra filosofale, io non inseguo il vile
metallo, ma…
- L’elisir di lunga vita!
- E con questo?
- Con questo ti chiedo cosa possa
servire vivere a lungo senza prefiggersi lo scopo di far crescere in noi
qualcosa.
- Ah, bella! Rimani sempre
abbarbicato alla tua mania. Mi voglio mantenere giovane per poter correre
dietro alle donne, se non ti dispiace.
- Ma se l’unica che hai avuto ti
ha lasciato gridando ai quattro venti
che Marcus Hauser è un uomo senz’anima!
Marcus
tacque improvvisamente. Un uomo senz’anima: un animale? Niente affatto, poiché
secondo Aristotele…Al diavolo! “Quanti tiramenti!” pensò tra se Marcus. “Io un
uomo di profonda spiritualità! Altro che anima…poi, come disse quel tale…Ma chi
era quel tale? Un certo Mullah…Boh! Sosteneva: Beato colui che ha un'anima. Beato chi non l'ha.
Ma sventura e dolore per chi ne ha solo l'embrione.” E lui dunque? Lui, il
grande Marcus Hauser, l’eroe delle ricerche cibernetiche, l’antesignano delle
bioingegnerie, il brillante accademico che aveva dimostrato la passata
esistenza di Atlantide?
-
Non hai più niente da dire? – Domandò Silvius stupito da quell’improvviso vuoto
verbale. – Vuoi un altro spritz? – Aggiunse agitando il bicchiere vuoto davanti
agli occhi attoniti dell’amico.
- Cosa? – Cachinnò Marcus.
- Sembri non stare bene! Non è da
te dire niente.
- Quando ti metterai al lavoro?
Bella l'idea della Psicopesa. Bella anche la narrazione.
RispondiEliminaVoto.
Interessante questa cosa dell'anima...intesa non necessariamente in senso religioso. Proprio nel mio post dedicato ai biglietti per i partecipanti all'incontro, ne parlavo. Chissà se Silvius riuscirà ad inventare il modo per pesarla...io per ora la "misuro" nelle altre persone osservandone lo sguardo, i gesti, le parole. Complimenti per il racconto, ciao Massimo.
RispondiEliminageniale!!!
RispondiEliminaNon è detto però che la leggerezza corrisponda alla leggiadria...
Buona settimana
ottima idea psicopesa! ciao
RispondiEliminacomplimenti Massimo per le pagine dinamiche ciao
RispondiEliminaIn effetti grandi pensatori che incisero sull'avvio della modernità si cimentarono con l'alchimia!
RispondiEliminaGrateful for shaaring this
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