domenica 6 maggio 2012

Ode di maggio



Quanta stranezza in questa primavera
che ancora gusta d’inverno in quei volti
cupi di morte inflitta per condanna
d’un sistema corrotto. Tempus fugit,
suono su temi bruni d’abbandono
nel controcanto della sera molle
mentre discendo gironi gremiti
da disperati ignari del naufragio.

Sono andato nel bosco, ieri, senza
troppo pretendere al solo vivere
e cosa rubo alla saggezza d’essere
quando del poco midollo lasciato
non riesco suggere neanche il sentore?
Sono rimasto sul ciglio del tartaro,
fermo a guardare, tralcio nel tormento,
coloro affranti d’emaciata attesa.

E’ che io non son fatto per la guerra
richiamato dai molti immiseriti
che già contestano per la dignità
persa a modico prezzo nel baratto
d’idee ormai fiaccate dal conflitto.
Alle vedove non son più conformi
quei peana intessuti da tiranni
loschi, gonfi di boria e indifferenza.

Provo a scrivere qualche rima sparsa
sgrattando cancrizzati sentimenti
per meglio mordere umori glassati,
anche se queste timide parole,
ancora prima di staccarsi libere
dalla penna, già sanno di poetico
aborto: quando torneranno i giorni
buoni per trafficare umane lettere?




10 commenti:

  1. Bella quest' ode, che pure ha sversamenti da requiem. Capisco, l' amarezza dei tempi è densa, ma sporgersi sui ciglio del tartaro, quando tutti fanno pazzie per l' igiene dentale, oltrecortina....
    Scherzo, Massimo e ti chiedo scusa.
    Bella, davvero!

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    1. Scherzare è sempre lecito: procura buon umore!
      Buona notte

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  2. Versi splendidi e purtroppo attuali e temo senza una breve scadenza.
    Buona serata

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  3. Più che un'ode, un poema! Ma Lucrezio insegna (e tu dimostri) che anche "patriai tempore iniquo" si riesce a scrivere, e come!
    Buona serata

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  4. Provo a scrivere qualche rima sparsa
    sgrattando cancrizzati sentimenti
    per meglio mordere umori glassati,
    anche se queste timide parole.....

    Ecco come i suoni diano la reale sensazione ed il brivido del graffio... bravo bravissimo.
    Una buona giornata
    gingi

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  5. "Quanta stranezza in questa primavera"
    Ed è già tutto qui, nello straniamento del tempo che ha straniato anche noi.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. bello quello che scrivi, fallo ancora e ancora!

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  8. Non sono, invero, tempi da Arcadia, questi!

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