Sogno una fuga di stanze bianche
una casa come quella che vivo,
anche se le stanze non sono bianche,
ma sono un disordinato racconto di vita.
Ci sono oggetti che amo come i libri,
una poltrona lurida e sfondata, qualche
ammennicolo strano come un coniglio
di resina con le orecchie tranciate.
Non è molto, lo so, e di ciarpame è
colma
l’esistenza che conduco perché il bianco
col suo bagliore
mi spaventa più del nero, per questo
vedo la morte come una pesante mano di
biacca.
La descrizione che ne fai, delle stanze e della vita, mi rimanda a un’immagine interessante di vita vissuta e infinite riflessioni.
RispondiEliminaBuon 2020, di cuore.
sinforosa
Buon 2020 anche a te e grazie per il commento.
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