domenica 15 marzo 2015

davanti a un bar


Una sera di sempre
quelle scordate di noia
con le solite baracche
per non dare sospetto.
Vedo persone agitarsi
nell’abitudine ombrosa

di stelle pendenti (dentro,
al bancone un cinese indaffarato
asciuga bicchieri fumanti vapore).
La grammatica del consueto
ha pagine sciupate di nulla,
(il peso d’una ignobile sciatteria)

sarà per questo scandalo,               
abominio della desolazione,
che ancora non ho a memoria
le equazioni interiori (codificare
costa tempo e la conta occorre).
Lo ammetto: la scaltrezza

dell’essere sfuma nel torpore
di qualche birra gelata.
Gli altri sono ancora in piedi
(da parte mia attendo).
Questa è una sera di sempre
di quelle scordate di noia.


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