martedì 3 luglio 2012

Esser-ci


Esser-ci, come andare oltre. Superare quella nube pesante che trattiene sotto l’ombra delle idee. Rompere l’indugio nell’attesa tensione verso la radura del mistero, laddove la dimora ospita il senso profondo di un nulla che emana il vuoto dell’essere.
Esser-ci, in tutte quelle possibilità che la morte tronca di netto ancora prima che la biologia alchemica del mondo decreti termine ad un sistema tra i molti.
Esser-ci, quando risuona l’eco del mantra antico…gate, gate, paragate, parasamgate…
Così’ crollano le frontiere erette dall’uomo. I cancelli invalicabili. I pesanti dazi culturali…e gli dei possono tornare ad indicare nel silenzio…

10 commenti:

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  3. Ciao Massimo, oggi faccio fatica a lasciare un commento, con il cursore non riesco ad andare su pubblica, risultavano due commenti doppi, ne ho cancellato uno ed ovviamente sono stati eliminati tutti e due, comunque:
    superlativo questo scendere nell'essenza delle parole, questo Esser-ci nella conquistata o conquistabile consapevolezza dell'Essere-Noi!
    Buona giornata!

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  4. Mamma mia... è così difficile esser-ci!

    Buona giornata anche a te, Massimo.

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  5. "Rompere l’indugio nell’attesa tensione verso la radura del mistero, laddove la dimora ospita il senso profondo di un nulla che emana il vuoto dell’essere".

    Fantastica!

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  6. Non sono troppo convinto dell'obbligatorietà di esserci ( ma forse ho inteso male), propendo piuttosto per la necessità etica di scegliere e scieglier-ci.
    " la biologia alchemica del mondo " può essere superata solo dalla forza di un pensiero che eluda i termini esistenziali in senso biologico, i mantra ne sono un riflesso mentale e sonoro.

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  7. Adoro quel mantra.Forse l'esserci non è che l'illuminazione, quel togliere da noi stessi tutti i veli dell'esistenza per arrivare a vedere il centro dell'essere...forse...e senza rimanerne abbagliati, come quelle falene che siamo.
    Un abbraccio. E sereno fine settimana.

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  8. Quanti spunti di riflessione e di vita! Grazie e buona domenica

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