venerdì 6 luglio 2012

Meta-fisica


Mi muovo in un mondo che sembra acquitrino oscuro, dove il garbuglio della vegetazione costringere ad inciampi continui. La condizione è dura, su questo santo pianeta purgatorio. Come potremmo salire in alto, senza troppo fare il verso al Qoèlet, così potremmo essere precipitati in basso: e per la sventura di quali colpe, poi? Perché questo è il problema, la tanto vexata quaestio.
Sotto l’ombra delle idee. Come si sbarca il lunario? Quali conti siamo costretti a fare con un oste non sempre disponibile alla contrattazione quando noi umani, troppo spesso, siamo pessimi negoziatori di salvezza? Chissà se esiste un manuale o prontuario che dir si voglia, dove mettere a mente quattro regolette fondamentali per non venire colti continuamente in castagna?

8 commenti:

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  2. Non ci sono colpe nel Qohelet, poiché non c'è redenzione alcuna. Dio (sempre ha-Elohim, mai Adonai) è un Deus absconditus che non entra nella storia: non guida, non corregge, non perdona, non ama. L’immensità di Dio non ha per Qohelet nulla di rallegrante; meravigliosa in sé, resta pura impenetrabilità.
    Lui è nei cieli, e noi sulla terra. Dunque, poche parole.

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  4. delle volte non è la conoscenza specifica a salvarci, ma l'intuito.

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  5. Tutto ciò che è oltre il fisico sentire possiede un'anima profonda, io non ho paura dell'idea di Dio, temo semmai certe sue troppo spicciole e interessate interpretazioni. L'oste non è divino ma sempre una variante composita e insopportabile dell'umano. Anche accettando il pensiero aciutto e senza speranza di Pierluigi mi riesce difficile pensare ad una contrattazione con DIO. IL cielo non si contratta ci può solo essere regalato.
    Enzorasi

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    1. Vero, il cielo non può essere contrattato, ma guadagnato! Un dono? D'accordo, ma il dono sottintende una logica sua, un percorso e coinvolgere nella comprensione di quella dimensione chiamata per-dono.

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  6. Lasciando per un attimo il pensiero religioso; io credo che noi umani dobbiamo iniziare seriamente a cambiare il nostro pensiero e modo di fare. Una società livellata in verticale e non con quelle scale sociali che hanno rovinato il mondo.
    Saluti a presto.

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  7. Rivolgo nell'occasione un pensiero laico all'aspirazione ad un mondo migliore per tutti!

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