aurora da Ronco di Ghiffa (Lago Maggiore) |
M’abbandono al respiro
del mondo ove unico punto fermo
nel roteare perenne sono barbagli di vita.
Talvolta seguo il vessillo delle tribolazioni
i sentimenti invocando d’anima e corpo
primordiale precario equilibrio:
se maturo fossi per la coscienza
immediatamente cesserebbe l’infernale ridda
che inesorabile reprime la mia libertà.
che parole e immagine!
RispondiEliminaciao massimo, mi aggiungo con piacere tra i lettori del tuo blog che mi leggerò con calma; vedo dal tuo profilo che che condividiamo molte passioni! a presto :)
RispondiEliminaVersi scolpiti nella pietra, anche se quel mio amato lago dovrebbe avere già in se la soluzione al loro quesito di fondo con il sentimento di pace che ispira.
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