venerdì 22 giugno 2012

Dopo Rousseau

Mi sono fermato a guardare. Lo faccio spesso, quando le giornate si complicano di faccende da sbrigare.
Non sembra vero, come e quanto scorre il tempo nel ritmo della vita e quando scelgo di scrivere, torno a sminuzzare le occasioni nell'alimento vitale dello spirito.
Il vento è caldo, di questi giorni. Un vento traditore di sentimenti bruciati nell'arsura, ecco perché preferisco bere tutte le fantasticherie del mondo.
Si, mi sento un camminatore solitario! Il bello, come amore e morte, rimane una questione privata.

5 commenti:

  1. Giusta verità Massimo. Aggiungere parole sarebbe ricominciar ad aver sete!
    Grazie del tuo passaggio nel mio blog!
    A presto

    RispondiElimina
  2. Rousseau è uno degli autori preferiti di mia moglie, ma le farò leggere anche questa tuo post e può darsi che ti inserisca nel lotto. Trovo molto bello quello che hai scritto e ti auguro una buona domenica.

    RispondiElimina
  3. siamo in due allora!!!
    Buona serata Massimo

    RispondiElimina