venerdì 17 giugno 2011

M'abbandono




aurora da Ronco di Ghiffa (Lago Maggiore)


M’abbandono al respiro
del mondo ove unico punto fermo
nel roteare perenne sono barbagli di vita.
Talvolta seguo il vessillo delle tribolazioni
i sentimenti invocando d’anima e corpo
primordiale precario equilibrio:
se maturo fossi per la coscienza
immediatamente cesserebbe l’infernale ridda
che inesorabile reprime la mia libertà.


3 commenti:

  1. ciao massimo, mi aggiungo con piacere tra i lettori del tuo blog che mi leggerò con calma; vedo dal tuo profilo che che condividiamo molte passioni! a presto :)

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  2. Versi scolpiti nella pietra, anche se quel mio amato lago dovrebbe avere già in se la soluzione al loro quesito di fondo con il sentimento di pace che ispira.

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