domenica 1 aprile 2012

Metafora domenicale

Pinocchio (da Wikipedia)


Freddi calcolatori. Cinici banchieri. Economisti creativi. Uomini (e donne) ormai privi di dignità e senso del limite (la performance della Carlucci con le Iene).
Ne ho viste e sentite troppo durante questi ultimi giorni ed oggi, che e domenica (e non una domenica qualsiasi), tiro le somme di una settimana trascorsa.
La somma vede una cadere nella sofferenza e nello sconforto. Siamo in fondo, anche se ci manca la forza ed il decoro degli spagnoli che hanno manifestato in una moltitudine. Loro stanno rispondendo con le armi della democrazia e del dissenso civile ad un governo di folli (come i nostri), insulse marionette manovrate da un mangiafuoco rivestito a nuovo e residente in quel di Bruxelles (ma il suo alito sa sempre di fogna!).
Noi? Noi stiamo ancora a guardare sperando in chissà quale intervento celeste e intanto la gente muore! Intanto si cede alla disperazione.
Ormai siamo nel ventre del pescecane e...almeno Pinocchio, all'estremo della disperazione, ha scoperto la misericordia verso il padre Geppetto, meritando la carne dell'essere umano (e lo spirito)!

Tagliamo i fili della nostra prigionia!

Poi...questo è un giorno di pace per tutti, credenti, non credenti, dubbiosi...non dimentichiamo mai che la barca sulla quale navighiamo è la stessa.

8 commenti:

  1. Ciao Massimo, te lo sei mai chiesto perché a noi italiani manca la forza e il decoro, io si, mi sono data anche tante risposte ma nessuna convincente e risolutiva!!!
    Quella caratteristica innata degli italiani: l'arte di arrangiarsi o la mancanza d'identità d'unione, ci spinge oltre quel limite di sopportazione che è umano per ogni altro popolo?
    Buona domenica!

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    1. Il nostro stivale è lungo (geograficamente parlando). Qualcuno dice troppo. Le differenze culturali sono veramente tante. Altri sostengono che le differenze, la diversità, dovrebbero fare la forza. Forse non per noi, da come risulta. Il problema è che da una situazione come la nostra, le possibilità di uscita non sono tante.
      Buona domenica.

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  2. Ultimamente penso spesso a queste parole:
    "Mo' basta" - che si trovano in un libro di Erri De Luca, Il giorno prima della Felicità.
    Sembrano diventate impronunciabili da tutti noi, che pure avremmo tanti motivi per farlo.
    Grazie per questo post, Massimo e buona domenica.
    Lara

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  3. L'essere umano deve tagliare i fili e le catene della prigionia. Le guerre sono create dai potenti contro i propri popoli e solamente per interessi economici. Quando l'umanità si ribellerà a questo sistema, tante cose che sembrano utopiche diventeranno realtà.
    Serena domenica e complimenti per l'ottimo post.

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  4. in effetti con quello che dobbiamo sopportare l'attesa della Pasqua ci rasserena....

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  5. Ahi, ahi, una full immersion nell' agone politico, pardon nell' agonia politica...
    sottoscrivo le tue parole.

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  6. Bella la metafora dei burattini manovrati da Mangiafuoco. Ed è esattamente così.
    E del resto l'Italia descritta da Collodi è ancora attuale, basti pensare all'avventura di Pinocchio quando va dal Giudice per denunciare il furto subito da parte del gatto e la volpe e subito viene arrestato e poi, una volta dentro, non appena si dichiara colpevole, lo fanno uscire. :-D

    Non so perché noi Italiani non abbiamo mai abbastanza stoffa per ribellarci adeguatamente, in maniera attiva intendo (oltre i soliti lamenti da bar, che poi, se non danno adito all'azione, diventano qualunquisti e basta); per azione si intendono tante cose, mica solo lo scendere in piazza, anche il compiere piccole scelte giornaliere che dicano un "no" forte a questo sistema economico che ci sta schiacciando tutti.

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  7. Credo che ci sia un profondo sconforto, tutti nel nostro piccolo abbiamo tentato di ribellarci, di alzare la testa, di sfogare la nostra rabbia e poi, ancora, ancora e ancora, e sicuramente non smetteremo mai...ma non si hanno risultati, riscontri di essere ascoltati. E assale lo sconforto.

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